Dunque Bill si arrende con Facebook: "non ce la facevo più a gestire il mio profilo, troppi messaggi e troppe richieste di amicizia". Altre celebrità non hanno fatto lo stesso e pur avendo un numero infinitamente più contenuto di amici da gestire peferiscono farsi gestire il profilo personale da terzi, cosa che trovo sinceramente piuttosto antipatica.
Intendiamoci, che i social-network assorbano una quantità enorme di tempo ed energie è poco ma sicuro. Che quella di "esserci" sia una scelta da fare con ponderazione, almeno per chi di tempo da dedicarvi ne ha poco, è altrettanto importante ricordarlo. Che se ne possa fare a meno, ho seri dubbi. Tanto sul piano strettamente personale che su quello lavorativo, sempre che abbia senso fare distinzioni.
Devo dire che non ricevere risposta per giorni ad un messaggio su Facebook mi indispone almeno quanto un telefonino che squilla a vuoto per ore: te lo sei comprato? Mi hai dato il numero? Allora portatelo dietro e se chiamo, rispondi, per cortesia. Oppure richiamami in un ragionevole lasso di tempo. Se non lo fai è inutile che poi ti scusi con me cinque giorni dopo. O no?
Stanno fiorendo articoli, riviste e libri (qualcuno un po' sgrammaticato, a dire il vero...) che garantiscono di svelarci la chiave dell'utilizzo dei social-network ma io mi sto convincendo che l'unico modo per limitare il tempo che ci si dedica è rinunciare ad utilizzarli appieno. Se poi qualcuno ha una formula magica, parliamone.