Soldi si, ma solo per cose semplici.

Leggo di un rapporto di IDC dal quale si ricava che le piccole e medie imprese sarebberro disposte a spendere cifre considerevoli in soluzioni ICT. Spendere, ma a condizione che si tratti di soluzioni "facili da acquistare e installare". Nessuna voglia di complicarsi la vita quindi: se una pc, un server, una perfiferica, un applicativo devono entrare in azienda devono farlo senza provocare più danni dei problemi che dovrebbero risolvere.

La cosa mi fa riflettere sul fatto che da qualche anno a questa parte i miei "peggior nemici" nelle aziende che ho per clienti sono ormai di Responsabiliti IT, almeno finchè non riusciamo a conoscerci meglio. Non dico che l'atteggiamenteo sia quello del "oddio, un'altra cosa nuova, un'altra rogna da gestire" ma poco ci manca. E devo dire che non mi sento di dargli torno, non completamente almeno.

Diciamocelo francamente, di software scadente, hardware mediocre, piattaforme troppo complicate e poco stabili, di integrazioni zoppicanti ce ne sono un bel po': chi di noi potrebbe affermare di essere completamente soddisfatto delle soluzioni che usa? Se vale per gli addetti ai lavori, può essere diverso per gli utenti finali?

Digital Edition

Ho comprato PC Magazine (l'edizione USA) per una vita, e non per dire. Ho cominciato nel 1991 prenotando la mia copia a caro prezzo all'edicola di Via Veneto a Roma. Su un tabulato a righe bianche e grigie veniva aggiunto un pallino ed il mio nome: quasi una pratica massonica per inziati. Qualche anno dopo mi abbonai, ricevendo per la verità circa una metà dei numeri. Non ho mai capito che fine facessero le copie mancanti, o meglio l'avevo capito benissimo ma evitai denunce alle Poste.

Di ogni copia non ricevuta acquistavo poi periodicamente l'arretrato a costi esoterici. Ho continuato ad essere abbonato per anni, poi finalmente qualche edicola di Roma ha cominciato a riceverlo regolarmente ed ho rinunciato all'abbonamento in favore del meno economico ma più emozionante acquisto in edicola. Anno dopo anno, alla faccia di internet e del'ootimo portale del magazine, ho continuato a leggere PC Magazine con grande piacere sulla copia cartacea. Anche se devo ammettere che negli ultimi due-tre anni qualche numero ho dimenticato di acquistarlo e non l'ho reintegrato come arretrato. Da febbraio 2009, PC Magazine non viene più stampato.

Ieri decido di accettare l'invito ricevuto via email a sottoscrivere l'abbonamento alla Digital Edition: 24 USD, 24 numeri, un affare. Brutta sorpresa però nel constatare che l'abbonamento si può sottoscrivere sono se si è residenti negli USA e Canada. Che delusione. Ma possibile? Ora gli scrivo...