Partnership tra Adobe e Barnes & Noble per gli eBook


Adobe e Barnes & Noble hanno reso noto di aver siglato una partnership per promuovere la piattaforma degli open eBook ed in particolare il nuovo eReader "Nook" di B&N . Nel dettaglio Barnes & Noble adottera' EPUB, PDF e Adobe Content Server all'interno del suo Nook mentre Adobe integrerà la tecnologia di Barnes & Noble inerente gli ebook con i propri servizi Adobe Content Server, Adobe Reader Mobile SDK e Adobe Digital Editions.

I clienti che acquisteranno il nook saranno quindi in grado di acquistare e leggere tutto quello che si trova sul sito BN.com così come tutto il materiale che troveranno negli store, nelle librerie o nei sitiweb che adottano la piattaforma Adobe Content Server 4. Da sottolineare che il Kindle di Amazon non supporta invece la lettura di file PDF.

Una notizia che ci fa particolarmente piacere e che ci conferma che quando abbiamo scelto di supportare Adobe Content Server 4.0 su Librilia.com abbiamo guardato nella giusta direzione.

Librilia.com  propone soluzioni basate su Adobe Content Server 4 che vanno dal semplice servizio di On-line Library a consumo sino all'hosting di server ed applicazioni dedicati in modalità ASP. Qualsiasi contenuto digitale può essere convertito o incorporato in un file PDF e quindi protetto e distribuito con la piattaforma Librilia.com basata su ACS4.

Carta Etica Digitale

Aderiamo anche noi, con la speranza possa tradursi in realtà:

CARTA ETICA DIGITALE

ottobre 2009

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Art.1 (Opportunità digitale)

A chiunque deve essere universalmente garantita l’opportunità di accedere ad Internet per la diffusione del proprio libero pensiero

Art.2 (Sviluppo)

I Governi favoriscono l'accesso locale ad Internet quale sviluppo democratico della Societa' dell’Informazione.

Art.3 (Promozione)

I Governi sostengono l'utilizzo di Internet sviluppando procedure di governance che assicurino trasparenza, efficacia e tempestività nei rapporti tra Stato e cittadino.

Art.4 (Rispetto)

Chiunque nell'utilizzo di Internet e' chiamato al rispetto della risorsa tecnologica nell’interesse proprio e della collettività.

Art.5 (Verifica)

Chiunque nella diffusione di informazioni deve accertare e verificare, prima delle divulgazione delle stesse, la veridicità della fonte.

Art.6 (Segreto)

Chiunque condivide informazioni in Internet non è tenuto a rivelare la fonte dell’informazione se non su richiesta dell'autorità giudiziaria.

Art.7 (Anonimato)

Chiunque può ricorrere a sistemi di anonimizzazione etica qualora il Governo del proprio Paese ponga in atto azioni lesive verso i diritti e le libertà fondamentali dell'uomo.

Art.8 (Compilazione)

Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve rispettare i diritti personali e patrimoniali altrui.

Art.9 (Standard)

Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve porre ogni azione affinchè sia possibile garantire l’interoperabilità dei sistemi.

Art.10 (Gratuità)

Chiunque produce e diffonde liberamente la propria conoscenza non è tenuto alla corresponsione di alcuna tassa o esser sottoposto a vincoli di controllo.

 

PER ADERIRE ALLA CED COLLEGATI AL SITO http://www.innovatori.net/notizie/notizie4.html; oppure invia una mail a ced@innovatori.it indicando nome, cognome, e riportando nell'oggetto "aderisco"




 

Fare "Rete", Nulla di Facile per le Piccole Imprese

Fare rete è un mio sogno da tempo. Tanto sono geloso della mia azienda, delle idee partorite, dei progetti realizzati e di quelli in progress, tanto sarei pronto a mettere tutto o quasi su un tavolo se altri "picccoli" come noi facessero lo stesso. Di esperimenti ne ho fatti, da parecchio prima che se ne iniziasse a parlare sui giornali. Da parecchio prima che le medie aziende ci pensassero. Con risultati molto scarsi, purtroppo.

Ora inizio a leggere, con soddisfazione ma con una puntina di ìnvidia, che qualche caso inizia a guadagnare il favore delle cronache. Si inizia a scoprire che facendo rete si può resistere alla crisi e persino batterla. Leggo però solo di aziende medie che ci riescono e quasi sempe di aziende manifatturiere, meccaniche, elettroniche. Mai di aziende piccole, men che meno di piccole aziende di know-how e di servizi.

Forse, al momento di "mettere sul tavolo" i propri apporti è più semplice metterci un tornio, una saldatrice o un telaio piuttosto che le proprie competenze "immateriali". Ed è un peccato mortale.

In Italia ci sono troppe aziende piccole, ed a scanso di equivoci ci metto la mia, piccolissime e micro. La maggior parte fa una gran fatica a sopravvivere, ancora prima che a crescere, e nel "fare rete" potrebbe trovare contemporaneamente cura e vaccino per la propria salute e longevità. E vitamine per la crescita.